Martedì sera, alla Galleria Statuto 13 di Milano, si è celebrata la nona tappa di "Io Sottraggo", performance ideata da Giovanna Lacedra, a cura di Massimiliano Bisazza, sul tema dell'anoressia e della bulimia.
Un evento toccante, al quale ho avuto per la prima volta occasione d'assistere. Forse molti conoscono in modo superficiale certi argomenti; ma questa performance si è dimostrata qualcosa di più.
L'azione artistica è stata in grado di raccontarci non solo la storia di una persona, ma il malessere interiore di chi crede di non poter essere amato, o comunque non lo è stato a sufficienza, al punto da sacrificare il suo corpo.
Nel corso dell'atto performativo, all' idea di "Triangolazione cibo - corpo - peso" corrispondevano azioni e frasi specifiche in grado di dare al pubblico il massimo coinvolgimento, al fine di far rivivere, seppure in poco tempo, il disagio provato realmente dall'artista, che raccontando il suo vissuto ha così fatto da tramite per molte persone, sofferenti e non.
Così si presentava la scenografia iniziale:
Tutto assumeva una identità ben precisa: un'anima che si svela.
L'artista, presentatasi da semi-svestita con intimi neri e tacchi alti, interagiva con il pubblico facendosi toccare, regalando bigliettini con le sue riflessioni personali. La disposizione scenografica metaforicamente identificava la sua "prigione interiore", e all'interno di quest'ultima s'è svolta parte della performance, definita da azioni quali mangiare il pane per poi sputarlo, o urlare e fingere crisi nervose di fronte alla bilancia. "La fame non esiste", "Il cibo non esiste", "Io non peso": piccole frasi per assimilare il concetto di vuoto interiore.
Oltre a queste rivelazioni non possono non colpire i frammenti di pagine del diario, i disegni, e le testimonianze video - fotografiche.
A evento ormai terminato, c'è stato spazio per un confronto, con singole domande sul tema trattato che il pubblico poteva direttamente rivolgere all'artista stessa.
Vi dirò che chi conosceva questo genere di patologia solamente attraverso la televisione o i giornali, ricorderà per diverso tempo un evento come questo, e soprattutto l'atmosfera che si era creata intorno a questo tema, forse struggente ma anche emozionante, di profonda riflessione.
.........CONTINUA!