lunedì 28 gennaio 2013

Il bilancio di Arte Fiera 2013

Ieri è stata una Domenica passata a Bologna, tra artisti e galleristi. L'afflusso di persone per gli stand è stato notevole, e questo credo nessuno se lo aspettasse. M'è piaciuta la disposizione logica dei padiglioni; nel primo un'idea di novità, scoperta, nel secondo gli autori già conosciuti.
Una fiera molto eterogenea, dove ho potuto vedere soprattutto dipinti e scatti d'autore.
La collocazione di certi autori nel primo padiglione, soprattutto i più giovani e gli stranieri, è stata una scelta risolutiva per far conoscere il contemporaneo al grande pubblico.
Eccone una minima rassegna, composta da Gary Baseman, Taylor McKimens, Elena Monzoo, Laurina Paperina:
 




E' stata forte la presenza di galleristi milanesi, m'aspettavo forse qualcosa di diverso dall'estero. 
Il secondo padiglione è stato dedicato in maggioranza ai maestri della storia del '900. 
Una grande vetrina, accanto ad autori come Balla, De Chirico, a fianco dei quali ogni tanto si spezzavano frammenti di contemporaneità, come per esempio Veneziano, come possiamo notare nell'opera sottostante, al quale è stato dedicato un servizio del Tg3.
 
 
Se desiderate sapere più cose sugli espositori cliccate qui: espositori arte fiera
Infine, ho ascoltato un' intervista relativa a "SetUp", fiera collaterale indipendente d'arte giovane, che prevedeva l'assegnazione di un premio per il miglior artista emergente, quest'anno vinta da Gianni Moretti, che con il suo progetto andrà a esporre all'Officina delle Zattere, a Venezia.
Vi riprongo l'intervista integrale a questo link: Premio SetUp 2013
 
Per altre immagini, mie e di autori vari, vi rimando al mio profilo: andrea bertaboni
A presto!
 
..................CONTINUA!

giovedì 24 gennaio 2013

"Io Sottraggo", di Giò Lacedra....di Martedì 22/1

Martedì sera, alla Galleria Statuto 13 di Milano, si è celebrata la nona tappa di "Io Sottraggo", performance ideata da Giovanna Lacedra, a cura di Massimiliano Bisazza, sul tema dell'anoressia e della bulimia.
Un evento toccante, al quale ho avuto per la prima volta occasione d'assistere. Forse molti conoscono in modo superficiale certi argomenti; ma questa performance si è dimostrata qualcosa di più.
L'azione artistica è stata in grado di raccontarci non solo la storia di una persona, ma il malessere interiore di chi crede di non poter essere amato,  o comunque non lo è stato a sufficienza, al punto da sacrificare il suo corpo.
Nel corso dell'atto performativo, all' idea di "Triangolazione cibo - corpo - peso"  corrispondevano azioni e frasi specifiche in grado di dare al pubblico il massimo coinvolgimento, al fine di far rivivere, seppure in poco tempo, il disagio provato realmente dall'artista, che raccontando il suo vissuto ha così fatto da tramite per  molte persone, sofferenti e non.
Così si presentava la scenografia iniziale:
 
 
Tutto assumeva una identità ben precisa: un'anima che si svela.
L'artista, presentatasi da semi-svestita con intimi neri e tacchi alti, interagiva con il pubblico facendosi toccare, regalando bigliettini con le sue riflessioni personali. La disposizione scenografica  metaforicamente identificava la sua "prigione interiore", e all'interno di quest'ultima s'è svolta parte della performance, definita da azioni quali mangiare il pane per poi sputarlo, o urlare e fingere crisi nervose di fronte alla bilancia. "La fame non esiste", "Il cibo non esiste", "Io non peso": piccole frasi per assimilare il concetto di vuoto interiore.  
 
Oltre a queste rivelazioni non possono non colpire i frammenti di pagine del diario, i disegni, e le testimonianze video - fotografiche. 
A evento ormai terminato, c'è stato spazio per un confronto, con singole domande sul tema trattato che il pubblico poteva direttamente rivolgere all'artista stessa.
 
Vi dirò che chi conosceva questo genere di patologia solamente attraverso la televisione o i giornali, ricorderà per diverso tempo un evento come questo, e soprattutto l'atmosfera che si era creata intorno a questo tema, forse struggente ma anche emozionante, di profonda riflessione.
 
.........CONTINUA!

 

domenica 20 gennaio 2013

Grandi eventi ci circondano!

Ciao a tutti! Oggi segnalo alcuni degli eventi in corso.
Stasera, su Sky, per diverse puntate Roberto Milani curerà la "Casa d'arte
San Lorenzo in TV", asta telesiva composta da opere di artisti contemporanei.
Ad aprire la prima puntata saranno le opere di Carlo Cane
Canali Sky 823 (Mediterraneo Sat) e Sky 912 (Italia Channel), dalle 22.00 alle 1.00.

DUE CONTEST ALLA PORTATA DI TUTTI
L'Associazione Culturale Art Gallery di Milano ha indetto le selezioni per la quarta edizione del "Premio Art Gallery", di cui potete scaricare il bando a questo link: http://www.associazioneartgallery.org/contest-bando-page.php?edizione=4
Inoltre, in collaborazione con la galleria Deodato Arte:
http://www.premioflyenergia.it

PICCOLA PARENTESI SULLA STREET ART.....
Dopo aver scritto in merito al Pop Surrealism, vorrei fare una piccola parentesi sulla street art, stile che a me piace e che ritengo abbia un legame di parentela con la logica surreale. Senza escludere la storia del graffittismo, citando così grandi autori come Keith Haring e Basquiat, sappiate però che proprio nell'anno appena trascorso hanno spopolato le immagini di Bansky, che vi ricordo iconograficamente in questo modo: 
 
 
L'altro ieri, invece, sono incorso in un autore che si fa chiamare "2501".
In realtà si chiama Jacopo Ceccarelli.
E' appena avvenuta l'inaugurazione della sua personale intitolata "VAJRAPANI", a Bologna, al Solo Show Elastico Studio, in Via Porta Nova 12.
L'autore sarà presente in quello spazio fino al 9/02, e questi sono due dei suoi lavori:
 
 
 
Naturalmente, anche sulla street art e sui suoi autori dedicherò maggiori puntate.
Ma quest'autore  è diverso da un Bansky, da un Ozmo, o da altri street - artisti. 
Osserva il culto buddista, e "VAJRAPANI",  è un termine antichissimo, che deriva dal sanscrito, ed è "Colui che regge lo Scettro del Fulmine", simbolo del potere del Dharma. E' una divinità legata al senso di determinazione, spesso rappresentata come un guerriero, che con un cappio lega i demoni; proprio come possiamo notare nel primo murales. Ci sono anche altri significati reconditi, e per questo divengono street - opere che, con una spiritualità molto elevata, acquistano una certa forza interiore.
Tutto qui? No, ci mancano i confronti. E queste sono solo le prime opere che vedo.....
.......A presto! Ciaooo!!!! 
 
.........CONTINUA!

sabato 19 gennaio 2013

Finalmente si parla di Pop Surrealism!

Ciao a tutti! Oggi siamo pronti per un grande tour negli USA.
No, senza deludere nessuno in loco. 
Ma dovete sapere che il surrealismo pop non è una nostra esclusiva.
Negli USA questo movimento è stato coniato da artisti che, se da un lato s'ispiravano al surrealismo di Bosch, Dalì, Magritte, dall'altro avevano attentamente osservato anche la Pop Art. E' negli anni '90 che, attraverso la rivista "Juxtapoz", Robert Williams e Mark Ryden diffusero la "lobrow art" , anteprima di quello che si sarebbe chiamato "Pop Surrealism" ; erano al centro opere che derivavano da sit-com, fumetti, e lavori con una grande dose d'ironia e sarcasmo, proprio come quelle attuali.

Oltre ai due artisti sopracitati, questo movimento è composto da altri grandi autori come Jeff Soto, Eric White, Laurie Lipton, Clayton Brothers, Glenn Barr, e molti altri, più o meno conosciuti, che approfondirò nei prossimi post.
Inizierò con Mark Ryden.
Osservate come non si può discernere il senso della fiaba con la concezione di fumetto:
 
 
Vedete? I dipinti di questo artista spesso e volentieri sono popolati da bambini, da oggetti (in questo caso la giostra, il cui pavimento è iconograficamente rappresento da una gommosa); e poi simboli religiosi, che sono molto cari all'autore. Spesso e volentieri l'ambiguo e il macabro si fondono. Osservate le simbologie: noterete uno scorpione e un teschio; Satana  e il cuore.
Opere che hanno reso famoso quest' autore sono anche quelle legate a personaggi famosi, come le collaborazioni con Micheal Jackson, i Red Hot Chili Peppers, Lady Gaga.
Ed ecco l'opera eseguita per quest'ultima:
 
 
Ed ora vi voglio dare un'anteprima di Robert Williams, di cui abbiamo tanto parlato:
 
 
In questo caso è più presente l'inserimento di icone pop, il richiamo agli anni '60 e alla logica di Andy Wahrol. Per un periodo, Robert Williams ha fatto il fumettista e anche disegnato una copertina per un singolo dei Guns 'N Roses, "Appetite for Destruction", poi ritirato dal mercato.
 
 
Questa è la nostra prima lezione sul surrealismo pop. Spero di non essermi dilungato eccessivamente. Vi lascio comunque con un' ultima immagine di Robert Williams, che è come se ci catapultasse sul set  di un film western. La cultura è quella della California, ma non solo: più la guardiamo da fuori, più ne percepiamo tutte le icone tipico americane, legate a varie tipologie di ambienti, gli stivali, la CoCa.... In questo caso l'artista sta provocando le persone grette e avide, chi è isolato e nuota nell'oro (per questo giallo acido), e, per contro, regala felicità a chi invece è umile e felice seduto, vicino a una chitarra.
......A presto! Ciaooooo!!!!
 
 

...........CONTINUA!

martedì 15 gennaio 2013

.......Non solo pittura?

Ciao a tutti! ........E' vero! Quanto credete che conti il dialogo con le altre forme d'arte?
Dovete sapere che nella mia vita artistica non c'è stata solo la pittura, e ancora oggi ritengo che sia fondamentale l'interazione soprattutto tra certe forme d'arte. 
Ricordate certe affermazioni, quali "Dipingere con la luce" oppure "Letteratura disegnata", riconducibili alla fotografia e al fumetto? E' anche da qui che si possono ricercare interpretazioni di vario tipo, a sfondo pittorico. Ma non è tutto qui. Vorrei farvi rileggere questi brevi versi:  

"Ciò che disse il tuono"
"Non si può stare in piedi qui non ci si può sdraiare né sedere
Non c'è neppure silenzio fra i monti
Ma secco sterile tuono senza pioggia"

E' un frammento de "La terra desolata" di T.S.Eliot, dal quale, ai tempi dell'Accademia, avevo preso spunto per elaborare un libro d'artista. I primi esercizi di scrittura li ho fatti invece leggendo Neruda e una raccolta che s'intitolava "Venti poesie d'amore e una canzone disperata". (Regalata da mia nonna!) Ed ecco negli anni i miei primi risultati: una prima serie di poesie ispirate ai peccati capitali. Ve ne metto un frammento:
" Il solo è  una tazzina di caffè
bevuta in riva al mare all'ombra di una sdraio.
E' lo zucchero del dolce
che cela una bontà
tanto gustosa quanto amara".

Vi posso assicurare che anche solo da questi semplici versi li potremmo tradurre in un'immagine come questa:

Vorrei anche, per finire, fare il paragone come ho accennato inizialmente con il cinema e il fumetto. Dedicherò altre puntate al fumetto e al cinema surreale, qui vi metto solo alcuni esempi che possono far minimamente pensare a un'idea surreale: uno è uno still life che avevo fatto tempo fa, l'altra invece un'inquadratura che deriva da "La morte corre sul fiume", film del 1955, e infine un fumetto che ho trovato, parzialmente efficace ma che rende l'idea di che dialogo ci deve essere con l'opera.
A prestissimo!!!


            
 

                                                            .........CONTINUA?

giovedì 10 gennaio 2013

Anche l'anno artistico è iniziato!

Buongiorno a tutti! Sì, è passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho postato qualcosa.
Mentre il 2012 ormai è finito, le attività artistico - espositive del nuovo anno sono iniziate.
In questo momento si sta svolgendo "Statement 2.0"; è per questo che mi sto concentrando nello sviluppare un progetto artistico, al fine di produrre una serie di lavori a tema. Man mano farò vedere le evoluzioni.

Riassumo provvisoriamente il calendario artistico del mese:
Da Venerdì 11 a Domenica 13, Bergamo, BAF, Bergamo Arte Fiera;
Mercoledì 16, Milano, Spazio Orlandi Gallery, Via Vespri Siciliani 16/4, Erica Battello "A bowl of rice a day keeps my appetite away", a cura di Pietro di Lecce;
Giovedì 17, Milano, Antonio Colombo Arte Contemporanea, via Solferino 44, Cristina Pancini solo show "A casa", curato da Matilde Martinetti;
Giovedì 17, Milano, Galleria Nobili, Via Marsala 4, "Mujo - Impermanenza" con l'intervento di Rossella Marangoni;
Venerdì 18, Verona, FaMa Gallery, C.So Cavour 25/27, "Le figlie di Eva", a cura di Andrea Bruciati;
Sabato 19, Reggio Emilia, Spazio Art'E', Via Battaglione Toscano 1/b, "UP - In viaggio con loro", personale di Oscar Piovosi a cura di Alberto Agazzani;
Martedi 22, Milano, Galleria Statuto13, via Statuto 13, Brera district, "Io sottraggo - La triangolazione cibo-corpo-peso", performance di Giò Lacedra;
da Venerdì 25 a Lunedì 28, Bologna, Arte Fiera Bologna.

Questo calendario potrà subire delle piccole varianti di eventi in aggiunta, considerando che questi già compaiono giornalmente on-line.

Nel frattempo, vi lascio con un piccolo progetto di quello che sto facendo. Sono piccoli disegni in bianco e nero, di cui il primo deriva da "Caduta libera", l'opera portata a "Qristams Fireworks". E' utile per paragonare il disegno di partenza all'opera finita. Il secondo, invece, è un'idea per la nuova serie alla quale ho accennato.

 
 
...........CONTINUA!
 



sabato 5 gennaio 2013

Inauguro, il 5/01/2013

Ciao a tutti!
Inauguro con piacere questa pagina, il blog "Surreale dell'arte", in cui per prima cosa voglio condividere assieme a voi il mio modo di essere artista.
Lo farò citandovi lo Statement che ho stilato da poco, e presentandovelo:
"Un mio dipinto vuol essere un’interpretazione onirica della realtà che ci circonda.
Questa ricerca artistica si concentra sullo sviluppo d’un’identità surreale, improntata a cogliere e reinterpretare la vastità di atteggiamenti e caratteri che provengono dal quotidiano. Non una semplice indagine autobiografica, ma un’istantanea dedita ad osservare l’attualità e gli stili di vita. La perdita delle radici sociali, l’equilibrio tra pregi e difetti delle persone, gli ostacoli concettuali della società sono stati tra i temi finora più rilevanti.
Strutturalmente un lavoro viene pensato in bianco e nero; gli oggetti risultano trasfigurati, le forme si librano nell’aria, attraverso un segno pittorico leggero e sinuoso.
Come supporti utilizzo sia tavola che tela, mescolando acrilico e tempera all’uovo.
Quest’ultima mi consente d’ottenere ricchezza di colori vibranti, che garantiscono luminosità e sostengono il dinamismo della composizione smorzando l’eccessivo senso provocatorio insito nel soggetto dell’opera.
E’ un lavoro progressivo, in cui cerco di rinnovare gli ideali del surrealismo attraverso invenzione e esigenze interiori."

Per darvi un'idea di come lavoro:

 
Gli ultimi due lavori della mostra natalizia "Qristmas Fireworks"
 

 
..........CONTINUA!